di PrometeOrvieto
Riscontriamo la Sua risposta alla nostra comunicazione dell’11.8.2023, che rendiamo pubblica ai cittadini del territorio con il testo in calce, per trasmetterLe a nostra volta alcune nostre considerazioni sul punto.
La Sua comunicazione, descrittiva dello stato in essere, non ci lascia sereni sul fatto che l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità dell’Orvietano possano essere realizzati con certezza, come noi desideriamo, nei tempi previsti e rimangono irrisolte le preoccupazioni che ci hanno spinto a scriverLe chiedendoLe delucidazioni.
Abbiamo appreso che la Regione Umbria non conosce con esattezza gli interventi finanziati dal Pnnr che verranno tolti dal piano ed il termine “prevalentemente”, da Lei usato per indicare tali siti, è rilevatore delle incertezze che ci sono e che non sono marginali in quanto, come vedremo, incidono pesantemente sui tempi e sulle procedure da attuare.
Visti i tempi di analisi (tre mesi) dell’Unione Europea per fornire riscontro alla richiesta del ministro Fitto, l’incertezza è destinata a durare fino al mese di ottobre.
TEMPI
Dal piano reso pubblico con delibera DG Ausl Umbria2 del 9.8.2023, si deduce che l’appalto integrato va aggiudicato entro il corrente anno così come previsto dal PNRR ed i tempi, evidentemente, sono strettissimi, visti i passaggi formali previsti nello stesso bando. Chiedevamo una rassicurazione sul fatto che questi sarebbero stati rispettati e, seppure come Lei dice la fattibilità ancora c’è, ciò richiede comunque tempi veloci di attuazione poco usuali nella Pubblica Amministrazione.
COSTI
Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà causate dall’alto tasso di inflazione degli ultimi tempi e la nostra richiesta di chiarimenti era volta ad avere rassicurazioni proprio sul fatto che lo stanziamento disponibile fosse sufficiente a non far andare deserta la gara di appalto.
Apprendiamo che le strutture tecniche sono in grado di fare una valutazione di congruenza sul fatto che sia possibile assorbire gli extra costi di circa il 30% che l’inflazione ha generato, anche se questo appare poco probabile, perché significherebbe che il precedente valore era stato sovrastimato.
Se i fondi non fossero sufficienti, andranno trovati in altre fonti di finanziamento da Lei indicate e questo comporterebbe, oltre all’incertezza nel reperimento, una nuova gara che non potrà avere come riferimento il bando precedentemente elaborato, che prevede un ribasso rispetto al plafond stanziato nel PNRR.
Tutte queste preoccupazioni, generate da un contesto generale particolarmente complesso, non ci lasciano tranquilli e crediamo, visto il contenuto della Sua risposta, che nemmeno Lei lo sia.
Riteniamo pertanto sempre più urgente approntare un piano provvisorio su cui lavorare da subito che, in attesa della realizzazione delle opere previste, possa fornire ai cittadini i Servizi Sanitari con le modalità individuate dalla nuova riforma.
Le richiediamo infine un nuovo incontro nel quale, oltre approfondire questi temi, sia possibile ottenere dati quantitativi e qualitativi sulle prestazioni specialistiche fornite in questi mesi ed il trend del prossimo futuro, particolarmente relative all’Orvietano.
PrometeOrvieto
Di seguito, il testo integrale della lettera del Direttore Generale Ausl Umbria 2 Dott. M. De Fino del 24.8.2023 con le risposte ai nostri quesiti:
“In riferimento alla Vostra richiesta, va premesso che la rimodulazione quantitativa del target a livello nazionale delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità è giustificata dal rialzo dei prezzi delle materie prime ed energetiche, legato anche alla crisi energetica acuita dal conflitto russo-ucraino. La rimodulazione riguarda prevalentemente i nuovi edifici, per i quali la realizzazione entro giugno 2026 è a rischio. A tal proposito, si precisa che la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità di Orvieto non rientrano nella fattispecie in oggetto trattandosi di ristrutturazioni di edifici esistenti. Per quanto riguarda le tempistiche di attuazione degli interventi, allo stato attuale, risultano in linea con i target temporali posti dal Ministero che prevedono la stipula del contratto con l’operatore economico aggiudicatario dei lavori di realizzazione delle opere entro il 31.12.2023 e il collaudo delle strutture entro il 30.06.2026. Da ultimo, si rappresenta che l’Amministrazione Titolare degli investimenti in oggetto individuata nel Ministero della Salute, ad oggi non ha comunicato alle Regioni gli interventi rientranti nella rimodulazione quantitativa del target, tuttavia gli investimenti stralciati verranno comunque realizzati, con le modalità già programmate, assicurando la copertura finanziaria mediante il ricorso alle risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico ex art. 20 della legge n. 67/1988 o mediante la riprogrammazione delle risorse della politica di coesione (FSC).
Certi di aver chiarito i dubbi da Voi espressi, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
Massimo De Fino”